martedì 16 aprile 2013

Giappone: una terra guidata dalla passione

In un pomeriggio che segue una lezione decisamente molto noiosa di giapponese con una docente fintamente simpatica e parecchio noiosa.... tra le 4 del pacchetto, per ora mi sembra la peggiore, e non vedo l'ora che sia giovedì per avere Shimazaki sensei, che è decisamente grandiosa.... si prosegue con un giro per akihabara con Mara e Houmer senza una minima direzione, solo con l'unico intento di fare 2 chiacchiere.
Praticamente ci siamo trovati a fare un dialogo sui massimi sistemi, sulla nostra concezione di cultura, sulla nostra idea del giappone e delle nostre terre natie.
Lui, un marocchino di 23 anni sposato con una ragazza giapponese, io, un ragazzo modenese di 28 anni che non ha mai vissuto all'estero e ha sempre vissuto in maniera incompleta la propria vita, lei, una ragazza piacentina di 29 anni che ama il Giappone.
Ci siamo trovati a passeggiare e a chiacchierare del più e del meno, delle nostre idee di cultura e di religione, delle nostre origini, della nostra vita e del mondo in cui ci troviamo oggi.

E ci siamo messi a parlare di come nei nostri paesi la religione è qualcosa che fortemente blocca la cultura della nostra terra, una religione che solitamente viene manipolata da chi ha denaro, distorcendone i precetti e gli ideali, ci siamo trovati a pensare che le nostre rispettive nazioni sono piene di persone con forti preconcetti e con un fortissimo fondamentalismo religioso....
Dove la religione musulmana e il cristianesimo si incontrano nei rispettivi vizi!

Poi abbiamo guardato al Giappone, la terra che ci ospita, una terra guidata dalla passione, dove la passione si vede in ogni angolo della strada, dalla cura nel vestirsi, dal credere fortemente in gesti di cortesia  pur rimanendo in una grande fermezza di spirito, una nazione in cui la passione, l'impegno e la forza di volontà si vedono in ogni cosa: dal cibo alla tecnologia, dal seguire le regole all'arte (sia essa letteratura, fumetto, scultura, pittura, cinema o musica).
Una nazione che non si affida alla fortuna, una nazione che sa essere flessibile come canne di bambù, ma integerrima e intransigente come poche altre, una cultura che assorbe dalle altre ciò di cui ha bisogno trasformando tutto ciò in un sincretismo tutto nipponico.
Il Giappone è una terra che affonda le radici in maniera molto salda nel proprio passato, che ne sfrutta la gloria e ne sa mantenere intatto e lucente il fulgore, ma con una fortissima tensione verso il futuro, verso ciò che vuole diventare.
E lo abbiamo paragonato alle nostre rispettive terre, dove il passato ormai risulta annebbiato o dimenticato, dove la storia crolla a colpi di ignoranza, dove la bellezza storica e architettonica soccombe al dio denaro, e dove ci si affida alla fortuna piuttosto che affidarsi all'impegno e alla conoscenza....
Non a caso in Giappone quando si augura buona fortuna ad una persona non gli si dice "buona fortuna", gli si dice Ganbatte: mettici tutto il tuo impegno.

Questa è una terra dove il giovane è un talento da preservare e coltivare, e l'anziano è una risorsa da proteggere e condividere, non a caso i maestri di arti che stanno cadendo in disuso (maestri vasai, orafi, anrtigiani, sensei di arti marziali e non di grande pregio storico) vengono nominati tesori nazionali e sovvenzionati dallo stato, lo stesso stato che cresce nelle proprie scuole persone altamente competitive che governano silenziosamente la cultura mondiale.

Il giappone è un leader culturale mondiale totalmente silenzioso, perchè ha una mentalità fortemente aperta al nuovo, che lo assorbe e lo fa proprio.

Riflettete gente e paragonatelo ala nostra realtà.... proprio uguali!!!

Ganbatte!

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