sabato 9 novembre 2013

Quell'oscuro cigolio in mezzo al bosco... - Nara (parte 1°)

Si parte per l'ultimo viaggio prima di tornare a Tokyo.
L'ultima destinazione ha un nome che ai più non dirà nulla, ma a chi ha un minimo di conoscenza del Giappone dirà tantissimo:
NARA!

Nara fu ufficialmente la prima capitale stabile del Giappone, nota col nome di Heijo-kyo. dal 710 al 794, prima che tutta la corte venisse trasferita ad Heian-kyo, ossia Kyoto.
Nara oggi è un sito di enorme interesse storico e culturale, con i suoi edifici e templi a far parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO, ma Nara è molto altro, è qualcosa che è difficile spiegare a parole, con una foto o con un video, perchè Nara, come buona parte del Giappone, necessità di una esperienza a 360 gradi: visiva, auditiva, tattile e olfattiva..

Nara era tra i miei obiettivi primari quando sono partito per questo viaggio, e continuo a pensare che sia una città da vedere, non tanto per la bellezza della città moderna, che è a metà tra il modernariato e l'americanismo delle campagne statunitensi, quanto piuttosto per il grande parco a Est di Nara e per i templi della zona Sud-Ovest.

Ma cominciamo con la descrizione della giornata.




















Ed che faccio 2 passi verso la zona del parco ad Est della città.
Il parco in se è immenso ed è famoso per una cosa.. ma ci arrivo dopo!









Che dire... Gli immancabili cantieri che mi hanno accompagnato in questo meraviglioso viaggio...






Il primo tempio che si incontra è il Kofuku-ji, l'area in se è carina e di piccole dimensione, ma quando passi da queste parti del Kofuku-ji non te ne frega una beata minchia, perchè quando sei qua vuoi vedere il Todaiji e il santuario di Kasuga, per cui come diceva Dante
Non ti curar di loro,
ma guarda e passa

E io sono passato....
                            .... alla prossima foto!!!


 

















Ma eccoli i veri padroni di casa di Nara, i cervi!
In giro per il parco ci sono questi cartelli che dicono che spiegano di fare attenzione ai cervi, poi trovi il cartello giallo e con la piccola conoscenza del giapponese che ho io, mi sono messo a ridere come uno stronzo.
Nel cartello c'è scritto "Attenzione ai cervi che sbucano!" però letteralmente si legge "attenzione ai cervi che escono volando!"..... alla faccia dei cervi volanti!!!




















I cervi di Nara sono animali allo stato selvaggio, che vivono all'aperto e si cibano di quello che trovano oppure delle gallette apposite (e studiate per non essere nocive per gli animali) che vengono vendute ai turisti.
Ovviamente essendo animali selvatici fanno un po' quello che vogliono, ma solitamente sono così abituati all'uomo che non lo cagano nemmeno di striscio, a meno che non abbiano le famigerate gallette... allora in quel momento si scatena l'inferno!











Ovviamente data la grande affluenza di turisti e lo stretto contatto con animali selvatici, agli animali vengono ciclicamente segate le corna per evitare che feriscano i turisti, visto che sono soliti dare testate.












Sui cervi di Nara ho un paio di aneddoti:
Il primo è sul verso dei cervi. Vi siete mai chiesti che versi fanno i cervi?
Io si, e l'ho scoperto girando dentro al parco... beh i cervi cigolano!


Voi pensate che io vi stia prendendo per il culo, vero? Bene, non è così... sentite come cigolano i cervi di Nara!!!

 


Il Secondo aneddoto sui cervi di Nara è più legato alla stupidità umana che non ai cervi in se.
Mentre giravo per il parco i cervi si radunavano attorno alla gente che comprava le gallette, e ho visto la qualunque: bambini spaventati da queste amorevoli bestione, cervi che davano testate alle gambe di adulti che nascondevano le gallette e non le volevano dare ai cervi, cervi che rosicchiavano borse e zaini dove si trovavano le gallette, gente che dava da mangiare ai cervi saltando, e gente che metteva le gallette sopra la testa pensando che gli animali, non vedendole avrebbero pensato che erano finite...
Ma un animale con un olfatto sviluppato se ne accorge a metri di distanza se hai le gallette, e pensi che mettendole sopra la testa non se ne accorgano? che idiota!!!!!
























Questo video ho dovuto linkarlo, perchè non me lo caricava sul blog...

Il terzo aneddoto, in realtà non è un aneddoto, quanto piuttosto una presa d'atto.
Dopo il lato uditivo del verso dei cervi, dopo il lato visivo dei cervi assatanati, ecco il lato olfattivo.
L'odore che si sente in giro per questo parco è l'odore che si sente nei pascoli delle nostre alpi... lo stesso odore della cacca di mucca che si sente in giro per i pascoli alpini.... Nara è disseminata di tante piccole palline di cacca di cervo, che si confondono coi sassi, quindi dovunque fai un passo pesti cacca di cervo e quell'odore ti accompagnerà per l'intera giornata.

Visto quanto sono caratteristici i cervi di Nara preferisco lasciarveli in questo post iniziale, e nel prossimo vi lascerò tutta la bellezza templare della città.
Stay Tuned...

1 commento:

  1. Che bellini!
    ora capisco cosa intendessi :D
    una bella esperienza devo dire ^^

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