lunedì 13 maggio 2013

utile la macchina fotografica.... no mahhh, utile lasciarla a casa......

E ieri sera ho avuto la seconda lezione di vita da quando sono qui in giappone:
MAI USCIRE DI CASA SENZA MACCHINA FOTOGRAFICA!!!

Uno esce di casa, per fare un giro ad cazzum del quartiere... tanto per non stare in casa ad ammuffire.
Decido di vagare senza metà quando ad un certo punto decido di cercare un posto dove fermarmi a mangiare qualcosa... giro l'angolo della stazione e cosa vedo?
Una massa festante che gira per il quartiere con 4 grossi palanchini... figata, sono i mikoshi, e tutto avviene come mi aveva raccontato umo il giorno in cui ci siamo beccati ad asakusa.

Praticamente ci sono ste 4 portantine che sostengono 4 tempietti mobili ornati in maniera variopinta, sotto queste portantine pesantissime ci sono decine e decine di persone che continuamente devono darsi sostegno fisico e morale urlando e dandosi il ritmo, oltre a questo una delle cose fondamentali è fare più rumore possibile per fare arrivare l'inno al dio e soprattutto scuotere il tempietto per il motivo appena detto.
A sorreggere questi tempietti ci sono uomini e donne, giovani e vecchi, giapponesi e stranieri, tutti vestiti con la stesso kimono che indica il quartiere o il dio che si venera con quel mikoshi. La cosa più divertente è che queste persone camminano per le strade senza scarpe, chi coi piedi nudi, chi coi piedi coperti da calze o da calzari molto particolari, inoltre alcune di queste persone indossa solamente il fundoshi al di sotto della giacca del kimono.
Veramente molto caratteristico.
La cosa piacevole che questa processione religiosa porta con se è una gioiosa fatica, un impegno fatto con grande gioia, sorridendo, facendo linguacce o mettendosi in posa per le persone che fotografano...
Gioia, sudore, allegria.... tutto il contrario di certe processioni religiose che vediamo in italia.
Questa è un'immagine gioiosa di una comunità che vive a cavallo tra modernità e tradizione.

Arrivati alla stazione di Akihabara, il leader di uno dei mikoshi, ossia la persona che indica a tutti la direzione e i movimenti da seguire, sale su una sorta di podio e di mette a comandare il mikoshi di avanzare, di fermarsi, di andare a destra o a sinistra, oppure da il ritmo al battito delle mani delle persone.
Altre figure importanti in questa processione sono gli spingitori, le persone che precedono suonando i taiko e flauti caratteristici e quelli che danno il ritmo. Gli spingitori sono persone che accompagnano  il baldacchino e ogni volta che c'è l'ordine di fermarsi oppure ci si sta avvicinando troppo a quelli davanti, queste persone si appoggiano alle travi del baldacchino e spingono nella direzione opposta, aumentando la fatica dei portatori, in quel momento quelli che danno il ritmo iniziano ad incitare la gente a far ballare il baldacchino per farlo suonare.

Una volta che la processione è conclusa, si raggiungono i jinja originari dei mikoshi e il sacerdote benedice tutti e offre a tutti sake per corroborarsi dopo la grande fatica compiuta nel trasporto.
Si vedono le persone distrutte sedersi a terra e parlare con gli amici del più e del meno.
Questa è l'immagine di una comunità moderna e tradizionale, in cui la festa è gioia, non è una processione di pentimento e tristezza...

E per fortuna che ho visto questo matsuri, pensate se avessi visto per caso il kanamara matsuri, ossia il matsuri (festa) del pene di ferro, un matsuri in cui si festeggiano enormi figure falliche simbolo di fertilità... e visto che in giappone non c'è il vaticano, certe cose non sono tabù e vengono trattati con una normalità necessaria.

Siamo ancora indietro anni luce.

Visto che le foto e i video fatti col mio cellulare sono venuti una merda, vi carico un paio di video tratti da cerimonie dei mikoshi ad akihabara fatte gli anni scorsi.
Pensate che vista di notte questa processione è ancora più suggestiva.

Enjoy!!!


1 commento:

  1. bellissimo!!!

    inno al dio

    invidia, invidia, invidia invidia,invidia invidia,invidia invidia invidia invidia, invidia invidia invidia invidia, porc. che invidia invidiainvidia invidia invidia invidia, invidia invidia invidia invidia invidia invidia, invidia invidia invidia invidia invidia invidia, caz.. che invidia invidia invidia invidia invidia invidia, invidia invidia invidia invidia invidia invidia invidia invidia, somatizzo somatizzo somatizzo somatizzo somatizzo somatizzo somatizzo somatizzo somatizzo somatizzo somatizzo somatizzo somatizzo somatizzo

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