martedì 22 ottobre 2013

Là dove osano le volpi - Kyoto Day 4 (parte 2°)

Non resta che chiudere il 4° giorno con il piatto forte della giornata....

Se vi ricordate c'era un luogo in cui volevo andare il primo giorno, ma poi ho deciso di prendere la direzione opposta ed andare verso nord.
Il luogo in questione è il Fushimi Inari Taisha, un santuario Shinto particolarmente famoso, non per il suo nome ma per una sua peculiarità che vedrete fra poco.
Questo santuario è situato a Fushimi, un sobborgo di Kyoto che si trova sulla stessa linea ferroviaria che porta da Kyoto a Uji, ed è dedicato al dio Shinto Inari, dio della fertilità, dell'agricoltura e delle volpi...

 





Non a caso il tempio e il suo immenso parco sono disseminati da una quantità enorme di statue di volpi.
Si dice che questo tempio sia la sede principale del culto di Inari e sotto la giurisdizione di questo tempio ci sono oltre 32000 altri santuari sparsi in lungo e in largo per il Giappone.











Ovviamente non si potevano fare foto di questa parte del tempio, ma basta appoggiarsi ad una balaustra, mettere la macchina in una angolazione decente senza guardarla e sperare che venga una bella foto...
Con una compatta si può, con una reflex no....
Compatta 1 - 0 Reflex


















E dopo un po' di foto lungo la parte bassa del tempio, eccovi una piantina dell'area retrostante...
E direi che la piantina qua sotto dovrebbe iniziare a dirvi qualcosa sul perchè sia famoso questo tempio...


Ma proseguiamo, perchè ora inizia il bello, le scale iniziano a salire e la situazione inizia a farsi interessante.












Ecco ora che vi ho fatto una breve carrellata del corridoio iniziale avete riconosciuto la location, perchè per tutti coloro che sentono parlare di giappone e trovano immagini legato al turismo con gli occhi a mandorla, la galleria di torii del Fushimi Inari Taisha, il Kinkaku-ji e il bosco di bambù di Arashiyama sono luoghi strafotografati e arcinoti, magari il nome dei luoghi non è famoso, ma le immagini valgono più di mille parole!

Se vedete nelle immagini qua sopra, troverete alcuni torii su cui si trovano scritte, mentre altri su cui non c'è scritto nulla. Perchè?
Bene partiamo dalla base, i torii hanno tutti delle scritte e tutti non hanno scritte...
Detto così sembra una cagata... sono scritti e non sono scritti...
Semplicemente se li si guarda da un lato, ossia procedendo verso la montagna, davanti a noi avremo il lato "silenzioso", il lato non scritto, mentre scendendo dalla montagna e tornando verso l'uscita avremo il lato "parlante" coperto di scritte...
Ma tu guarda questi vandali giapponesi, si mettono a scrivere su elementi che hanno migliaia di anni...
In realtà non è esattamente così, infatti questi torii sono doni da parte di famiglie, aziende o compagnie che nel corso dei secoli, torii dopo torii, hanno voluto attirare la benevolenza del dio dell'agricoltura e dell'industria, insomma una divinità votata alla laboriosità e alla produzione.
Capirete da soli che le scritte dietro ad ogni torii sono semplicemente i nomi delle famiglie o delle aziende donatrici.



E dopo la mappa che indicava la parte inferiore del tempio, ecco la mappa che vi descrive la parte superiore del tempio....
La gioia suprema degli amanti della montagna....
L'odio supremo verso la giornata più calda delle 4 che ho passato a Kyoto....








Bene pensando che fosse un giretto con dei falsi piani ho deciso di partire e fare tutto il giro del tempio.... alla fine ho scoperto che è un circuito che supera abbondantemente i 4 km, ma fosse la distanza il problema, non mi sarei fatto 40 km a piedi in 3 giorni... Il problema grosso è la salita abbastanza ripida con gradini a volte abbastanza alti...
Il paradiso del montanaro.... quando c'è fresco!























In queste zone veramente mistiche e senza tempo, l'unica preoccupazione che puoi avere è quella di veder spuntare un T-rex dalla boscaglia sub-tropicale.







E dopo la prima salita davvero impegnativa eccomi arrivato ad un bel laghetto di acqua pulita.....
limpida......
mmmmm....
proprio color cacca!!!!


Il punto è che a questo punto non sono nemmeno ad 1/4 della salita e sono passati quei buoni 20 minuti.











Dopo 40 minuti di salita ho guardato la mappa e mi è partita una madonna fumante....
evviva la veridicità delle cartine...
Lo vedete il puntino rosso?
Bene 20 minuti prima secondo quella cartina ero quei 4 o 5 cm più in basso....
Davvero assurdo!!!!!
Il punto è che se ci ho messo così tanto tempo ad arrivare fin qui, da come è disegnata la mappa mi verranno a recuperare domattina sulla cima del monte....


Eccomi giunto alla prima tappa importante, ossia il bivio o il punto di incontro di un cammino circolare...
Quale strada scegliere?
si va a destra o a sinistra?
C'è chi mi risponderebbe sempre e comunque sinistra...
Ma preferisco seguire i cartelli, e visto che a destra mi dice che ci vuole meno tempo, vado a destra.

Ora mi devo ricordare che in montagna quando c'è scritto che ci vuole meno tempo, solitamente è perchè la strada da percorrere è più breve ma terribilmente più ripida e faticosa!!!!




























E quando arrivi alla vetta, soffiante come un pachiderma imbizzarrito, col sudore che gronda da ogni poro e con uno zaino con dentro una bottiglia d'acqua da 2 litri che benedici quando hai bisogno di liquidi, ma maledici perchè ad ogni passo la bottiglia balla e ti batte sui reni e ti da fastidio...
Solo a quel punto ti rendi conto che sei arrivato in cima
e, come si dice dalle mie parti, "a gnìr zò tot i sant aiuten",
che tradotto significa "a venir giù tutti i santi aiutano".
 
Alla fine la mappa era disegnata senza una minima proporzione, infatti per fare quel tragitto che sembrava brevissimo, ci ho messo una vita, per girare attorno alla montagna ci ho messo relativamente poco.... Mah.... eppure il Giappone è il paese dei mangaka e della gente che sa disegnare, soprattutto partendo dalla scrittura che hanno...

E da qui inizia una discesa con sempre meno torii, che, diciamocela tutta, dopo rompono anche un po' il cazzo per la continua monotonia e per il fatto che a volte nascondono un panorama a dir poco mistico.






Giunto al luogo di ristoro/santuario in cui c'era questo fonte purificatore mi sono trovato davanti ad un altro bivio, continuare la discesa verso il tempio e tornare verso Kyoto, oppure continuare a scendere su un'altra direttrice e andare a vedere una cascata?
La voglia di vedere la cascata era tanta, ma anche la fatica fatta in montagna, ma soprattutto il cervello mi ha detto una cosa importante:
"ste, la discesa sembra bella lunga e ripida... ricordati che dopo devi poi tornare su.... io non ti porto mica in spalla fino al treno... guarda che ti mollo lì se non ce la fai!!!"...
Direi che il mio cervello è stato abbastanza convincente...


























Ed eccoci di nuovo qui, nella stazione templare di mezzo, di ritorno dalla montagna...
La fatica è stata molta, il caldo ha reso la giornata ancora più impegnativa, se poi ci aggiungo la mattinata a Uji, in cui il caldo e il sole hanno davvero martellato senza la possibilità di un'area ombreggiata... beh devo dire che è stata una bella giornata impegnativa a livello fisico!
Una di quelle giornate che ti lasciano l'abbronzatura del ciclista, dove finisce la maglietta sono abbronzato, dove c'era la maglietta faccio concorrenza a Casper!!!!
Se devo fare una summa della giornata potrei dire delusione e fatica.... dove la mattina ha concentrato entrambe le sensazioni, mentre il pomeriggio ha condensato solo una grande fatica, ma anche un grande piacere e una condivisione mistica con la natura!
(no, non ho pisciato nel laghetto, se intendete questo per condivisione mistica)
 

Chiudo il pezzo con un po' di sana filosofia che questa foto mi ha portato alla mente.

Non importa quanto dura sia la tua vita;
Non importa quanto buia sia la strada che hai percorso fin qui e il motivo che ti ha spinto;
Non importa se sei giunto a questo punto solo perchè hai sbagliato strada;
Non importa la strada che hai alle spalle;
L'unica strada che puoi percorrere ce l'hai davanti e decidi tu dove porta,
 l'unica cosa che devi fare è guardare avanti e camminare!

E qui si chiude la 4° e ultima giornata di Kyoto... ma non l'ultima visita templare a Kyoto.
Stay Tuned

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