domenica 21 luglio 2013

Natural Friday: Un venerdì in mezzo alla natura! (parte 2°)

Dopo una notte nel ryokan termale ed una sveglia improponibile alle 6.30 del mattino, si riparte verso la 3° tappa della gita: la gola di Shosenkyo, una gola naturale scavata dal fiume, una zona decisamente molto suggestiva con un panorama straordinario, come sono state straordinari altri siti naturali che ho visitato nel mio breve passato giapponese.
Giudicate voi!

 




















 
 
 
 
 
 

Dopo una bella scarpinata stavo temendo di dover tornare indietro, quando arriviamo in un paesino disperso in mezzo alle montagne e scopro che i pullman hanno fato il giro per caricarci direttamente in questo villaggio.... se sapevo così avrei fatto molte più foto, soprattutto perchè pensavo che tornando indietro mi sarei fermato in certi punti per fare qualche foto un po' suggestiva.... purtroppo!

Però nel paesino ho scoperto questo tempio in cui non è andato nessuno della scuola e io mi sono messo a fare qualche foto, giustamente perchè sono un maniaco delle foto....

 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
 

Dopo questa bella scampagnata arriva la parte mangereccia della gita: un bel passaggio in un'azienda agricola in cui coltivano uva e pesche, in fondo quest'area è nota in Giappone come l'area delle pesche e del vino.
Questa zona è famosa in Giappone per la produzione di uva moscato e di pesche bianche...
E girando nel frutteto ho scoperto una misteriosa pratica a cui non riesco a dare risposta, perchè in giappone coprono i loro frutti con un foglio di carta sottile?
Per non far beccare gli uccelli?
Per proteggere la frutta dal sole forte? (ne dubito)
Per una sorta di rilascio graduale dell'acqua attraverso la carta?

Mistero!!!!!

 
E vorrei farvi notare le dimensioni delle pesche... e vi posso dire che erano pure buone!!!

Una volta finito di raccogliere le 2 pesche che l'azienda agricola ha deciso di darci in souvenir (e conoscendo il mondo del commercio, la scuola le avrà pagate tutte), siamo andati all'interno dell'azienda agricola per la nostra grigliata.
Premetto che qua hanno un'idea di barbeque molto diverso dal nostro, da noi gira tanta di quella carnazza che qua impallidirebbero, mentre qui la carne è davvero molto costosa, e quindi la loro grigliata è composta da bistecche da cuocere su una piastra rovente e accompagnare con verdure, riso e salsa teriyaki che da un sapore ottimo alla carne!
Però c'è da dire che fare un pranzo a base di Yakiniku sotto ad una vigna è davvero notevole!!!

 
 
 
 
 
 
















E dopo un pranzo, ovviamente cronometrato alla giapponese come tutte le altre tappe, si riparte per le ultime 2 tappe della gita: l'herbs garden e la Manns Winery.

L'Herbs Garden è un giardino botanico in cui sono coltivate varie tipologie di erbe e piante, dal rosmarino al geraneo, dai girasoli alla menta, una meraviglia di colori e profumi.... E poi per uno che non sente il profumo di rosmarino fresco da mesi, sentire l'essenza di rosmarino sulle dita dopo aver sfregato le foglie è un vero e proprio ritorno all'aria di casa!

 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
Poi dopo un giro lungo questi colori e profumi, con la guida giapponese che ci spiegava gli utilizzi dell'aloe e delle varie essenze profumate (la stessa guida che vedete nella foto qua sotto mentre indica un cartello), entriamo dentro un edificio prettamente commerciale, in cui la guida ci mostra gli utilizzi dei prodotti che vengono prodotti dall'azienda.
Il posto perfetto per un'amica a caso a cui piacciono "questo genere di puttanate" erboristiche
(Elisa, non sono queste le esatte parole che useresti?)

 
 

E dopo la tappa turistico commerciale tra te alla pesca e succhi di mirtillo concentrati, è arrivato il momento dell'ultima tappa, la Manns Winery.... E lì arriva il momento in cui io e gli altri 3 italiani del gruppo facciamo notare il nostro essere italiani, e quindi in un certo qual modo intenditori di vini, ci avviciniamo alla Sensei principale della mia classe (nonchè nostra accompagnatrice nella gita) e le diciamo che ci fingeremo sommelier italiani per sentire più vino possibile, e la sua risposta è stata un giapponesissimo "siete proprio furbi...."...
E infatti quando siamo entrati e ci hanno dato come bicchiere un misurino da medicine, abbiamo iniziato ad assaggiare tutte le bottiglie di vino presenti sui banconi....
Devo dire che in Italia abbiamo una cultura e una qualità vinicola eccelsa, e sentire Cabernet, Moscato e Gernischt giapponesi mi fanno un pochino sentire la mancanza dei buoni vini italiani... Soprattutto perchè erano abbastanza tristi!!!
Per fortuna nel supermercato vicino casa ci sono dei buoni vini italiani, mi viene quasi voglia di andare a prendermi una bottiglia di Chianti.... quasi quasi.....

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