lunedì 24 giugno 2013

Iniziate le vacanze... iniziano 2 settimane di foto...

Finalmente è finito il primo trimestre, iniziano 2 settimane di vacanze, e dopo un sabato passato a cazzeggiare in casa, da ieri ho pensato di approfittarne e iniziare a girare per tokyo per fare foto.
E quindi per inaugurare un po' le 2 settimane ho deciso di fare 2 passi a cazzo per il quartiere prendendo con me la mia fedele macchina fotografica.



Invece che girare per i soliti luoghi turistici, ho deciso di inoltrarmi nelle viuzze del mio quartiere, vedere un pochino i luoghi caratteristici che si nascondono dietro casa mia, e ho scoperto tante cose interessanti: Un centro commerciale dietro casa mia, una pizzeria, una brasserie a metà tra una wiener stube e un bistrot parigino, un ristorante di cucina francese e tanti negozietti, ristoranti e caffetterie.
Tokyo sa essere enorme, mastodontica e ariosa, ma in alcune di queste viette sa essere anche l'esatto contrario, ti ritrovi in punti in cui ti prende un senso di claustrofobia, schiacciato dall'altezza dei palazzi e dalle case tozze e basse che sembrano essere sempre sul punto di assorbirti in queste piccole viette. 
Questa è la Tokyo che si contrappone alle luci continue, ai suoni altissimi di sale giochi e pachinko, al kitsch e alla pacchianità urlata di alcuni quartieri come Akihabara; non a caso, partendo da casa mia, questo quartiere si trova esattamente nella direzione opposta rispetto ad Akihabara.

In realtà, nonostante sembri che io stia vagando senza meta, una direzione ce l'ho, voglio andare a fare un giro sul Sumida, il fiume più importante di Tokyo, che divide l'area centrale della città dalla periferia Ovest.




L'atmosfera anche qui è strana, quasi filosofica, si uniscono tantissime sensazioni che creano un momento unico.
Visivamente ci sono questi colori opachi, con un cielo carico di nuvole e di pioggia, una folta schiera di tonalità di grigio contrastate dal colore acceso dei ponti del Sumida, ognuno di un colore diverso (giallo, verde, rosso, blu....), in questo colto d'occhio si staglia all'orizzonte il Tokyo Sky Tree, una torre altissima di 634 metri d'altezza che sovrasta la periferia Ovest di Tokyo.
Auditivamente si sente il rumore della pioggia che che cade sul fiume, un scrosciare continuo e incessante di pioggia fine unita al rumore delle onde, è come se qualcuno sibilasse nelle mie orecchie di continuo mentre le onde sbattono sulle barche, e soprattutto mentre sopra di me passano macchine e camion sulla superstrada.
Olfattivamente si sente un fortissimo odore salmastro tipico dei grandi fiumi e delle grosse vie d'acqua.
Questo mix sensoriale trasmette una grandissima calma interiore, e allo stesso tempo un grandissimo giramento di coglioni perchè fare le foto con l'ombrello è davvero difficile, e i risultati sono questi...




Orribili..... semplicemente orribili!!!!






Facendo due passi dall'altro lato del sumida ho scoperto che il quartiere di Ryogoku è famoso per il sumo, infatti in questo quartiere c'è pure il museo del sumo, e le decorazioni della balaustra che divide il lungofiume dal fiume stesso è disseminato di figure che mostrano le varie tecniche di proiezione con il loro nome. Accade solo in Giappone, così come accade solo in Giappone di vedere nello stesso lungofiume poster giganti raffiguranti immagini medievali dello stesso fiume Sumida, gente che pesca tranquillamente nel fiume e tende dei barboni che si accampano silenziosi in quest'area.

Tornando a casa sotto la pioggia prendo una decisione, lunedì (ossia oggi) tornerò a bazzicare da queste parti e rifarò un po' di foto, mi sta davvero in culo aver fatto così tante foto mosse, dovute sia all'ombrello che all'avvicinarsi del buio (qui alle 19 è già buio pesto, però alle 4 del mattino c'è già un inutile sole).

E infatti oggi pomeriggio ho deciso di tornare a fare 4 passi proprio negli stessi posti di ieri, e oggi le condizioni di luce sono opposte, a volte il cielo è di un bianco quasi fastidioso.... Devo ancora imparare a regolare bene la mia macchina fotografica in relazione alle condizioni di luce...














I luoghi che ho visitato sono in sequenza:
- Il Torigoe Jinja, un santuario Shinto vicino alla scuola dove studio;
- Il Yasuda Gakuen, un parco dedicato alle vittime del grande terremoto del Kanto del 1923 e dei bombardamenti americani a Tokyo nella seconda guerra mondiale;
- Il precedente giardino del Yasuda Gakuen, un giardino in stile giapponese davvero magnifico nella sua moltitudine di visuali possibili nonostante sia davvero molto piccolo, solo in Giappone sono in grado di giocare in maniera così artistica con le visuali, basta muoversi di un passo e ciò che vedi può cambiare davvero cmpletamente.

Vedendo la panoramica dello Yasuda Gakuen vi sarete chiesti che cosa sia quella costruzione sulla destra, per capirci quella che sul tetto ha quella serie di travi e architravi... Beh chiunque abbia visto un anime potrebbe rispondere al posto mio.... Ma vi risponderò lo stesso... 
Quella è il complesso delle scuole media e superiore dello Yasuda Gakuen, un edificio di 5 o 6 piani davvero enorme, che comprende persino un campo da calcio nel cortile interno e un'area sportiva sul tetto (sentivo giocare a basket e vedevo un bel canestro, che potete vedere anche voi, sono quei 2 rettangoli neri che si vedono).... Si esatto avete capito bene, quelle travi servono per tenere una serie di reti per evitare che i palloni finiscano in strada e allo stesso tempo per evitare morti accidentali e suicidi (dato che il Giappone è tristemente famoso per il suo tasso di suicidi giovanili e per il forte stress competitivo a cui sono sottoposti i giovani studenti giapponesi).

Sulla via del ritorno mi sono imbattuto in un paio di cose singolari, il primo è un santuario buddhista imprecisato e il suo cimitero, costruito praticamente in mezzo ai palazzi, e li dentro il senso di claustrofobia è enorme.

Il secondo luogo singolare è il negozio di abbigliamento tradizionale, non tanto per il negozio in sé, qui a Tokyo ce ne sono milioni di questi negozi, quanto per la sua vetrinetta laterale, davvero geniale!



Dopo aver visto questa vetrina, la proprietaria del negozio ha tutto il mio massimo rispetto!
Un altro negozio interessante, ma secondo me poco a portata dei comuni mortali, è un negozio di orologi artigianali, davvero un negozio molto bello con orologi fatti a mano... Però chissà quanto costano.... magari un giorno, se tornerò a tokyo per lavoro e se saranno a prezzi accessibili, potrei prendermene uno.

Concludo il mio viaggio in questi 2 giorni di turismo cittadino con un paio di foto della via commerciale che costeggia il Torigoe Jinja e che mi accompagna per parecchie centinaia di metri verso casa.






Erano quasi 10 giorni che non scrivevo, ma direi che ora avrete da leggere per un po', ma soprattutto avrete immagini in quantità industriale da guardare sul mio profilo Facebook.

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